Quanto i 50/60enni di oggi sono consapevoli dell’importanza di possedere competenze digitali? Qual è il loro rapporto con Internet? Quali le barriere e i benefici percepiti? Questi alcuni dei quesiti alla base della ricerca commissionata da Google a Ipsos, che ha indagato il rapporto che gli italiani nella fascia d’età 50/60 anni hanno col web intervistando un campione di 204 persone con esperienze, background e provenienze molto diverse tra loro.
L’Unione europea stima che, entro il 2020, saranno 900 mila i posti di lavoro vacanti proprio per la carenza di competenze digitali e già oggi circa il 40% della forza lavoro in Europa non ha adeguate competenze digitali; il 14% non le ha del tutto.
Si tratta di opportunità concrete che rischiano di non essere colte da chi oggi cerca lavoro, dunque non solo dai più giovani, ma anche da quelle fasce di popolazione, con alle spalle anche diversi anni di esperienza lavorativa che, colpite dalla crisi economica, cercano di rientrare nel mondo del lavoro e trovare un’occupazione.
A questo proposito Google ha commissionato una ricerca a Ipsos per analizzare come gli italiani tra i 50 e i 60 anni si rapportano al web. Per la ricerca di Google impiegati, operai, artigiani, ma anche dirigenti, lavoratori autonomi e imprenditori, da Nord a Sud, hanno raccontato come si approcciano al mondo di Internet e quanto considerano le competenze digitali rilevanti per reinserirsi nel mondo del lavoro.
Secondo quanto emerge dallo studio di Ipsos, la fascia di popolazione degli over 50 ha con Internet e con gli strumenti digitali un rapporto ambivalente. L’importanza di possedere competenze digitali è largamente riconosciuta (94%) ed è indubbio l’utilizzo del mezzo, soprattutto per attività di base come spedire o ricevere email o utilizzare un motore di ricerca, ma da un punto di vista formativo esistono forti lacune: solo il 14% degli intervistati ha infatti svolto corsi o approfondimenti negli ultimi 2 o 3 anni per migliorare le proprie competenze digitali.
D’altra parte, gli ostacoli a una piena fruizione del digitale riscontrati tra i 50-60enni italiani non rappresentano barriere insormontabili: una completa padronanza della lingua inglese (22%), la mancanza di una figura che sia una guida a cui fare riferimento (20%), la difficoltà di dare concretezza a quanto si apprende (13%) sono i timori manifestati più frequentemente da chi si approccia al web. Eppure secondo la Commissione Europea, entro il 2020, l’85% di tutti i lavori necessiterà di competenze digitali.